Questo paese
Questo paese mi ha rubato un età.
Mi ha cresciuto facendomi credere che avrei avuto tutto il tempo solo perché in realtà non me ne avrebbe concesso alcuno.
Cosi’ sono figlia di quella generazione che è marcita sulle sedie dell’università certa che ciò le avrebbe assicurato un futuro.
E nonostante sia tra le poche che negli studi abbia speso solo il tempo debito, ancora mi sento senza tempo.
Se penso a me, mi chiamo ragazza.
Quando mia madre alla mia età aveva gia marito e una figlia di tre anni, mia sorella, sei anni più grande di me, che sono stata una nascita tardiva e inaspettata.
Mentre io ai figli non ci penso nemmeno.
Questo paese mi ha rubato il senso di maternità.
Non che non ne desideri, è solo che sono fuori tempo.
Non ho futuro, non ho presente, ho solo passato, che si concretizza ogni istante che passa senza alcun senso.
Costantemente allattata al seno della folle precarietà, sopravvivo.
Questo paese mi ha rubato ore di sonno e serenità.
Perché quando ti senti senza tempo pensi che sia sempre il momento per rivendicare ciò che ti appartiene.
Come ora in questa notte che scrivo questo testo-
Che molti di voi non leggeranno perché supera le 10 righe e questo paese ahimé vi ha rubato la cultura e la curiosità.
Ma nonostante tutto scrivo, organizzo, faccio, progetto, pianifico, sogno.
Perché questo paese può rubarmii tutto, ma non la mia creatività.
Meno che mai la mia dignità.