Senza pretese, senza campane, senza colombe nè titoli di coda.
Un’amica questa sera mi ha parlato dell’amore.
Di quello che dopo un po’ finisce e che quindi è meglio dirselo e piantarla lì.
Ma io vi chiedo, che amore è quello che nasce cosi’ in fretta e che con la stessa rapidità svanisce?
Anzi, è amore?
Io amo suonare la chitarra
amo sentire la vibrazione della mia voce dentro al mio stomaco quando sto cantando e amo le lacrime agli occhi e i brividi che mi regala l’interpretare una canzone
amo gli animali e adoro sentire il calore del loro corpo vicino al mio quando sono in vena di coccole
amo la pizza con la mozzarella di bufala sopra e un fogliolina di basilico fresco fresco appena colto
il sapore acido e dolce al tempo stesso dei pomodori
il rumore della pioggia che scende, ma solo se sono sotto le lenzuola, possibilmente abbracciata alla persona che amo
amo accucciolarmi sotto le coperte e sentire che il caldo lentamente mi addormenta
amo svegliarmi la mattina e tirare ancora un po’ proprio fino all’ultimo secondo di ritardo che la mia giornata mi puo’ permettere
amo far sorridere un amico soprattutto quando il momento si fa duro
amo ridere
amo la mia casa e tutto quello che per me rappresenta
amo scrivere
amo bere una birra gelata mentre stro scrivendo
amo i miei occhi quando si illuminano per la felicità
amo il fatto che non smetto mai di sperare
amo l’odore della notte
l’odore della neve e dei primi freddi quando arriva l’inverno
amo il colore degli alberi quando l’autunno sta finendo
io amo, amo pensare a ciò che mi piace, che amo e che mi fa star bene.
Ma quanto c’ho messo a capirlo?
Perche’ a prendere una birra calda e comprendere che fa schifo ci vuole poco.
Ma scoprire invece che i pensieri scivolano in frasi più velocemente se mentre le scrivi oltre a dissetare la tua anima dai fluido anche alla gola… è una questione di tempo.
Di fare, fare e ri fare una cosa, fino a che non capisci che la ami veramente, in quel modo e con quel piccolo particolare in piu’, che per giunta non è mai lo stesso!
Quattro anni fa lasciai il mio ragazzo dell’epoca, una storia davvero importante, solo perchè speravo di dare una scossa a quella situazione, ma nell’istante in cui lo vidi scendere le scale che ci separavano capii all’istante che non sarebbe piu’ tornato indietro.
Il giorno successivo, dall’aereoporto, in preda alla disperazione, mandai un sms a un amico speciale.
“E se avessi sbagliato? E se fosse lui la persona della mia vita? Tu come fai a sapere se lei è la persona giusta?”.
E lui mi rispose:
“Syl, la persona giusta è quella che ad un certo punto della tua vita ti giri e sta lì, accanto a te.”
E come forse direbbe suo fratello… è quella che ti pesca a naso in su.
Mentre sei lì che pensi ad altro, quando meno te lo saresti aspettato, semplicemente ti giri e ti rendi conto che è accanto a te.
Senza pretese, senza campane, senza colombe nè titoli di coda.
La ami semplicemente per quello che è.
La ami come se fosse la prima volta che la vedi e probabilmente l’hai sempre amata, dal primo istante, per questo l’hai notata e avvicinata.
Solo hai avuto bisogno di tempo per capire che il tuo addittivo speciale era lei.
Perchè la persona giusta non è quella che ti stravolge la vita, anche se è piu’ facile crederlo.
Ma quella che non te la cambia affatto.
Semplicemente ne prende parte, piano piano, fino a diventarne l’ingrediente principale.
E tu il suo.
Certo, suona meno romantico.
Ma a me l’idea non dispiace affatto.