Ogni quadro ha la sua storia.
E ultimamente a me piace raccontarla.
Living without you parla del distacco e della conseguente rinascita.
Il distacco naturale della vita, come quello tra una madre e una figlia, che prima avviene tramite la crescita e poi tramite la morte.
Eguali fattori della stessa equazione.
E’ la madre che genera la figlia dalle sue spoglie o la figlia che genera se stessa dalla madre che la sta abbandonando?
Morte o parto?
Fine o inizio?
Uguale dolore.
Medesima rinascita.
Lo scorso anno tre donne stupende vicine al mio cuore, hanno sperimentato su se stesse questa naturale quanto straziante trasformazione.
Michela, Chiara e Chiara.
E io le ho accompagnate per quanto a me possibile in questo viaggio.
Ed è a loro che voglio dedicare questo dipinto.
E alle loro tre splendide madri.
In particolare a Annagrazia, che mi ha fatto conoscere, a soli 16 anni, la canzone che ha ispirato questo quadro “Living without you”, di George Winston, alternato a una fantastica Caterina Caselli, con “Insieme a te non ci sto più”.
Vi consiglio di guardare le sue pennellate cangianti ascoltando questa musica.
…è come se ogni mio dipinto vivesse di vita propria.
E quando io ho deciso stop, quando la mia progettazione è finita, dicesse “ti prego, perchè vuoi privarmi di un’altra pennellata???”.
Continuo a dipingere “Linving without you” pensando “sta sera lo finisco”… e mi trovo di fronte a un quadro infinito… che racconta e vuole raccontare della rinascita di tutti.